Il Senso del sabato

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Come non scrivere di Natale, quando ormai manca poco?

Il Senso del taccuino propone nella pagina di oggi Confessioni di Natale: un calendario dell'Avvento a parole.

Ai nostri lettori non (ancora) abbonati proponiamo un breve estratto in omaggio:

Venerdì, 14 dicembre. Esistono esseri umani incapaci di mantenere il segreto sui regali di Natale. Hanno inventato un personalissimo calendario dell'Avvento: ogni giorno svelano un indizio. Diventano sempre più precisi con l'aprirsi delle finestrelle.

Dapprima stanno sul vago. Amore, giuro che quest'anno ho trovato il regalo della tua vita. Questa è soltanto una frase tipo. Le varianti sono infinite: Amore, se ho sbagliato regalo anche questa volta ti autorizzo a lasciarmi.

Con il passare dei giorni, queste persone cedono alla irresistibile tentazione di dirti tutto. Amore, non senti anche tu profumo di regalo? Oppure: che cos'è quella cosa che fa tick-tack e che ti piaceva tanto? Ancora: tesoro, di pizzo non c'è soltanto quello di Claro, lo sapevi? Oppure: devo uscire per fare una cosa importantissima, importantissima per te.

A pochi giorni da Natale, impazziscono: sono sul punto di confessare tutto. A volte confessano: luccicano, penzolano e si mettono alle orecchie. Cosa sono? Amore: cosa sono?

Ancora una: tesoro, non è per vantarmi, ma penso di essere uno dei pochi mariti a sapere che numero di scarpe porta sua moglie. Non so se mi spiego.

È una malattia maschile. È una febbre che prende noi uomini soltanto a Natale. Perché ci prende?

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