Un po' di news

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Questa istantanea è stata scatta nel medesimo istante in cui, oggi, il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman rassegnava le sue dimissioni.

Possiamo garantirlo poiché nel momento di scattarla è giunta la breaking news sullo smart.

Se avessismo pubblicato una fotografia dell'ex buttafuori da discoteca diventato il simbolo dei falchi israeliani, non avreste (forse) mai cliccato sul post.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di evitare una guerra con Hamas (per ora) e di affrontare una battaglia politica interna. I ministri del suo gabinetto hanno dato il proprio accordo, per poi twittare e dichiarare alla stampa - alcuni, non tutti - che è una resa incondizionata.

Fra questi anche Lieberman, per il quale si tratta, oltre che di una resa, di una vergogna. Così: se ne è andato.

Due cose:

1. In Israele è iniziata la campagna elettorale per le elezioni anticipate.

2. Netanyahu ha preferito ascoltare i suoi generali e ha mostrato chi davvero comanda in materia di sicurezza del Paese.

Conclusione: la partenza di Lieberman segna il tramonto temporaneo di un personaggio da operetta, una caricatura.

Non è da escludere un suo futuro rientro sulla scena politica di primo piano: Lieberman ha una sua base elettorale e il Medio Oriente è la terra delle impossibilità possibili.

Intanto però ha preso il cappello un personaggio che si scambiava per un tenore della della politica con la voce (e le sparate) di un baritono.

Cambia qualcosa? Saperlo.

Da domani tornano le Poesie da Gaza. Questo lo sappiamo.