Un mondo di comici

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Che cos'è la comicità?

È la manifestazione di chi siamo nel momento stesso in cui produciamo uno sforzo immenso (ci starebbe: sovrumano) per sembrare qualcun altro.

Finiscono nella categoria comicità i personaggi più celebrati o più invisi, i nomi non servono, sono noti. E insieme a loro ci finiamo noi, con gradi di manifestazione diversi a seconda dell'energia che produciamo per stare con i primi piuttosto che con i secondi.

Assecondiamo una ineluttabilità biologica di schieramento: non possiamo affrontare l'esperienza del mondo se non ordinandola secondo le categorie dei buoni e dei cattivi.

La possibilità di interpretare questo atteggiamento quale comico è insidiosa (diciamo: complessa), poiché ci attira nelle terre sconosciute di una riflessione e, di nuovo, di una manifestazione. Questa: che un cattivo possa fare qualcosa di buono, e uno buono l'esatto contrario.

Succede.

A rendere comico il nostro stare (come stiamo oggi, e forse come siamo sempre stati) con i buoni o con i cattivi è la superficialità che inconsapevolmente invochiamo quale giubbotto antiproiettili: ci protegge dal guardare fino in fondo.

E, insomma, nel fondo.

Cosa c'è nel fondo?

Eh, cosa c'è?

A domani, su FdR!

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