Dov'è finito Hannibal?

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In seguito ai moti di insurrezione in Libia, Hannibal Gheddafi fuggì in Algeria. Ne diede notizia il 30 agosto 2011 lo stesso governo algerino. Successivamente, Hannibal ottenne asilo politico in Siria insieme a sua moglie, l'ex modella libanese Aline Skaf.

L'11 dicembre 2015 elementi armati appartenenti a un ex deputato libanese gli tesero un agguato e lo portarono in Libano. Scrive il portale Notizie Geopolitiche:

Le forze di sicurezza libanesi lo hanno dapprima liberato dai rapitori, per poi arrestarlo e presentarlo al giudice che stava indagando sul caso della scomparsa dell’Imam Musa al-Sadr, il quale scomparve in Libia nel 1978 insieme a due suoi compagni, Sheikh Mohamed Jacob e il giornalista Abbas Badr al-Din. Per il rapimento la corte libanese ha incolpato il 21 agosto 2008 Muhammar Gheddafi. Inizialmente le autorità hanno trattenuto Hannibal perché considerato come persona informata dei fatti anche se all’epoca del rapimento aveva solo 2 anni, considerando che è nato nel 1976. L’11 gennaio 2015, ad un mese dall’imboscata, la stazione di al-Jadid ha trasmesso un video che mostra Hannibal Gheddafi con effetti di percosse e torture, tra cui lividi sul viso, ematomi sugli occhi e sul corpo. (21. 3. 2018)

Il 26 marzo 2018, ancora Notizie Geopolitiche pubblica un'intervista alla moglie di Hannibal, che sostiene di trovarsi a Damasco e di non essere autorizzata dal governo siriano a recarsi in Libano per incontrare suo marito.

Aline Skaf conferma la pena di 1 anno e 3 mesi di prigione comminata a Hannibal Gheddafi, che in carcere si trova ormai da tre anni. 

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