Incapaci di resistere

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Siamo diventati così buoni, così teneri, così corretti. Così molli. Incapaci di un calcio in culo a chi se lo merita. O di un'insurrezione collettiva. Di una microfonata sulla testa. O di una sedia. Sulla testa. Che bello! Di uno strappo. Ooohh. Dell'insurrezione. Yes! Di un grido che cominci solitario e poi si faccia il largo, si faccia coro.

Piagnucoliamo, invece. A cose fatte.

Si fa casino soltanto se c'è già qualcuno che lo fa. Pronti, abbracciando l'onda, a celebrare lo scioglimento del singolo nella superficialità del tutto.

Dimentichiamo, ciò facendo, che la resistenza, quella vera, nasce dalla solitudine dell'istante. E serve il coraggio.

C'è il Senso del taccuino, domani su FdR. Con una storia da un po' lontano. Ma neanche tanto.