Un'altra fotografia

È interessante notare come la narrazione globalizzata di un evento che ci sta occupando da oltre un anno non sia nella misura di esaudire (e di esaurire) il desiderio che la nostra vita ha di essere raccontata.

Non sparisce questa percezione di una insufficienza nemmeno quando leggiamo o guardiamo altre notizie.

Perché?

Tendiamo ancora a credere che facendoci strada fra l'incommensurabile quantità di cose che ci arrivano dal mondo riusciremo a trovare quelle capaci di restituirci la fotografia che cerchiamo.

È sbagliato.

Ci ritroviamo fra le mani una quantità di fotografie (o di parole) che raccontano una storia soltanto.

È perlomeno ipotizzabile che una fotografia (per concentrarci su questa, sullo scatto) possa suggerire l'intuizione della storia che non può raccontare.

E quindi, infine, che finisca con il raccontarcela.

Non è soltanto un'altra storia. È davvero un'altra fotografia.

(g. g.)