Un fatto è un fatto è un fatto

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Julie Pace, 39 anni (beata lei), è stata nominata nuova caporedattrice globale dell'Associated Press, la più grande agenzia stampa del mondo.

175 anni di storia, 250 uffici in 100 nazioni, 730'000 articoli, 70'000 video e un milione di fotografie sfornati ogni anno per più di 15'000 testate abbonate.

In un'intervista al New York Times dice: «In alcuni casi i fatti sono chiari e basta».

Beata lei, di nuovo.

Aggiunge Julie Pace: «I fatti vanno amplificati, non infangati».

Non fa una piega.

Aggiunge ancora che alcuni fatti sono dati una volta per sempre. Inutile parlarne, inutile discuterne.

Mmmmm.

Julie Pace dimentica la via di mezzo fra l'amplificazione e il fango: la messa in relazione di un fatto con altri fatti.

È il minimo che giornalisticamente si possa fare per capirlo e suggerirne la comprensione. Disposti a correre il rischio che si presenti, all'improvviso, sotto una luce diversa.

(g. g.)