Un giallo ticinese

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AGGIORNAMENTO DEL 1° gennaio 2023

Relativamente a una presa di posizione ufficiale, Receptio ci ha rinviati a questo link. Il Centro di filologia respinge in toto sospetti e accuse formulati da Peter Kidd nel suo blog, fornendo aggiornamenti e una propria ricostruzione dei fatti.

È un giallo anche ticinese quello che sta prendendo forma nella rete. L'autore britannico di un blog specializzato in manoscritti antichi accusa una «Titularprofessorin für Romanische Philologie» dell'Università di Zurigo residente a Lugano di avere attinto al suo lavoro senza citarlo in una recente pubblicazione e di averlo fatto a spese dei contribuenti svizzeri. La diretta interessata respinge le accuse di plagio. C'è da leggere anche nei dì di festa.

Peter Kidd contro Carla Rossi. Il blogger-filologo britannico che attacca e la professoressa italo-svizzera che rimanda le accuse di plagio al mittente, senza mezzi termini.

Però. Però il sito del centro da lei diretto (RECEPTIO) ha apportato, dopo l'accendersi della polemica, non pochi e non poco radicali cambiamenti. Cambiamenti sospetti? Chissà. Tutti innocenti fino a prova del contrario. Ma: come andrà a finire questa storia di cui la stampa confederata (Inside Paradeplatz, NZZ e kath.ch) sta scrivendo?

Se pensavate che il periodo natalizio fosse soltanto mangiare e sciare, vi siete sbagliati. È in corso una guerra anche (e soprattutto) sul web. L'ashtag #Receptiogate è trending in Svizzera su Twitter. Receptio è il nome del Research Centre for European Philological Tradition diretto dalla professoressa Carla Rossi, con sede a Lugano, nonché dell'omonima casa editrice con apparente sede legale a Londra.

Tutto è iniziato con i sospetti di Peter Kidd: la prof. Rossi avrebbe attinto senza citare la fonte alle ricerche e ai materiali presenti sul blog dello stesso Kidd nella ricostruzione digitale del libro d'ore di Louis de Roucy pubblicato online dalla Receptio Academic Press, con un finanziamento del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e dell'Università di Zurigo.

Da Santo Stefano in poi, apriti cielo!

I sospetti enunciati da Kidd hanno trovato risposte nerborute (eufemismo) da parte della professoressa. Gli investigatori del web si sono subito attivati, spaziando oltre il manoscritto in questione: insieme allo stesso Kidd hanno passato al microscopio il sito di Receptio, concludendo e dimostrando che le fotografie della sede (a Londra, inclusi spazi di lavoro e insegna) nonché dei presunti collaboratori erano state prese da banche dati disponibili nel web (stock).

Ieri sera, Receptio ha cancellato dal suo sito l'intero organigramma, inclusi i nomi e le fotografie dei collaboratori scientifici. Perché? Esistevano? Sì? No? Hanno forse ragione Kidd e i segugi della rete?

Secondo Kidd, prima ancora che ciò venisse fatto era stata caricata sul sito di Receptio una versione digitale del libro delle ore in questione corretta dei rimproveri rivolti dal britannico alla professoressa Rossi. Secondo quest'ultima, il re-load si sarebbe reso necessario in seguito a un errore di pubblicazione, infine corretto.

Oggi su Twitter è stato attivato un account (cercamon64mss), poi bloccato dallo stesso social, nel quale veniva pubblicata la querela depositata presso la Polizia cantonale ticinese nei confronti di Peter Kidd. L'account, anonimo ma presumibilmente (considerata la presenza di una fotografia della querela stessa) riconducibile ad ambienti vicini a Receptio e alla professoressa Rossi, non ha brillato, nella sua breve esistenza, per finezza di linguaggio e argomentazione accademica.

Al momento, sono tutti innocenti, fino a prova del contrario.

Ma: tenuto conto del fatto che l'attività editoriale di Receptio è finanziata dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e che fra i sostenitori indicati dal sito web di Receptio figurano AIL (Aziende industriali luganesi) nonché la Città di Lugano (perlomeno figurano i loro loghi), il giallo dei dì di festa chiede di essere risolto al più presto.

Sono soldi nostri.

AGGIORNAMENTO DEL 29. 12. 2022

Curiosamente (e significativamente dovremmo scrivere, in perfetta sintonia con il carattere di questo caso) dalle pagine di Receptio.eu sono nel frattempo stati rimossi anche i loghi dei sostenitori o presunti tali, fra cui la Città di Lugano, AIL, Banca Stato, UBS, Migros eccetera.

© Screenshot

Fino alla sera del 28. 12., quando la segnalazione è stata fatta in questo post, figuravano ancora in calce.

Il mistero (che tanto mistero non sembra ormai più essere) si infittisce.

AGGIORNAMENTO DEL 30. 12. 2022

L'indicazione dei sostenitori e partner (inclusa Città di Lugano e AIL, ma esclusa UBS e una fondazione annessa) è nel frattempo stata riattivata ed è di nuovo visibile sulla pagina.

Le prese di posizione e le spiegazioni nel dettaglio della prof. Rossi possono essere consultate e scaricate sul sito Academia.edu.

(g. g.)