Contro la celebrazione perpetua

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La celebrazione perpetua è il sintomo perfetto di un periodo storico, politico e culturale che coltiva il va bene tutto ufficiale partorito dal mediocre terrore della stonatura.

Va, invece, riscoperto il coraggio ermeneutico della fantozziana «cagata pazzesca», insieme all'estasi del pensiero che essa produce.

Liberatori, entrambi, più di una lima in mano a un carcerato porterebbero non poca allegria nelle nostre vite.

(g. g.)