Pensiero e solitudine
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La Storia è osservabile nell'istante in cui è ancora soltanto cronaca. Ciò è dovuto al fatto che quest'ultima è la particella minima eppure consustanziale della prima. Cosa ci racconta, oggi, la cronaca? Una parte di essa, almeno?
Ci racconta, ad esempio, l'adesione della Finlandia alla NATO, 31esimo Stato a comporre il Patto atlantico. In considerazione del fatto che, secondo alcune letture, sarebbe stato l'allargamento a est della NATO a scatenare l'invasione russa dell'Ucraina sembra davvero un'ottima idea per calmare le acque.
E, ancora, la cronaca ci racconta che la Francia ha deciso di aumentare di oltre un terzo le spese militari per i prossimi anni, portandole a 413 miliardi di euro.
«Dobbiamo essere in anticipo sulla prossima guerra», ha detto il presidente Emmanuel Macron parlando dalla base aerea di Mont-de-Marsan, nel sud della Francia. Quindi: ce ne sarà un'altra, una ancora?
C'è sempre qualcuno che sostiene che c'è dietro qualcosa, di recondito e inconfessabile quando parliamo di potere e di politica.
In realtà no, non c'è dietro nulla: è tutto davanti ai nostri occhi. È lì da guardare. Da guardare in mano a chi siamo finiti ed è lì da capire quali teste sono al lavoro.
Non sono teste pensanti, però. Perché pensare genera solitudine. Per affrontarla serve il coraggio.
(gianluca grossi)