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Cos'è una fotografia? Il congelamento di un istante, oppure l'intuizione del suo accadere, quindi una sorta di anticipazione dell'istante accaduto? La domanda, non nuova per chi legge FdR, torna fuori dopo un articolo sulla NZZ di oggi, dedicato a Josef (padre) e Daniel Reinhard (figlio): due fotografi svizzeri che si sono fatti un nome raccontando in immagini la Formula 1.
L'articolo di Elmar Brümmer pubblicato sulla NZZ di oggi è dedicato a Josef e Daniel Reinhard e al volume dei loro scatti sui circuiti della Fromula 1: Inside Formel 1. Eine Motorsport-Zeitreise von 1950 bis heute (Edizioni GeraMond).
Se ne parliamo è perché Daniel Reinhard, figlio di Josef, dice questa frase: «Du musst es einfach kommen sehen», vale a dire: devi vederlo arrivare. In altre parole: devi anticipare l'accadimento che trasformerai in un'immagine fotografica.
È davvero così: la fotografia non è soltanto, e direi non è nemmeno, anzi non è affatto la descrizione di un avvenimento, la sua visualizzazione. È, al contrario, la sua intuizione. E, infine, è la conferma di quanto buona fosse tale intuizione.
Da cosa deriva la capacità di intuire la piega che prenderà (che sta per prendere) la realtà?
Dall'esperienza, senza dubbio.
Soprattutto, però, deriva dalla conoscenza dell'essere umano, di ciò che è capace e incapace di fare.
Vale per la Formula 1.
Vale anche per molte fotografie di guerra che non mostrano tanto ciò che è accaduto (pur mostrandolo), bensì (e molto più profondamente, direi anche scandalosamente) l'intuizione che proprio questo sarebbe accaduto.
Chi ci legge sa che l'argomento è un chiodo fisso di FdR.
Come la domanda: se intuisci ciò che sta per accadere, puoi evitare che accada?
Abbiamo scritto molto su questo e torneremo a farlo presto.
(gianluca grossi)