Lettera sull'umanità a tre Consiglieri federali

© 2024 FdR / LA FAMIGLIA ELKHOLI

Presidente della Confederazione elvetica signora Viola Amherd, Consiglieri federali signor Ignazio Cassis e signor Beat Jans,

nella Sriscia di Gaza decine di migliaia di famiglie chiedono aiuto. Sono in contatto con una in particolare, che ho conosciuto anni fa nel corso del mio lavoro di reporter: la famiglia Elkholi. Hussam, il padre, nel 2009 (anno di un'altra guerra) fu invitato in Svizzera, a Lugano, dove gli fu donata una protesi sostitutiva di una gamba che era stata tranciata dalla scheggia di un missile israeliano mentre Hussam portava aiuto, nella sua funzione di pompiere soccorritore, ai civili rimasti dentro un palazzo bombardato a Città di Gaza.

Dopo 44 giorni trascorsi in Ticino, Hussam – insieme a suo fratello Nabil che lo accompagnava – rientrò a Gaza con la Svizzera nel cuore e si rifece una vita dignitosa grazie a questo aiuto offerto da persone della società civile (i loro nomi si trovano a pagina 47 del mio nuovo libro GAZA. DISPACCI DAL DIMENTICATOIO, edito da Redea). In quell'occasione, la Svizzera svolse il suo ruolo umanitario autorizzando l'entrata di Hussam nella Confederazione. Un gesto per il quale Hussam e suo fratello Nabil sono da allora riconoscenti: hanno portato e portano alto nella Striscia di Gaza il nome della Svizzera come Paese generoso e umano.

Oggi, questa famiglia ha perso tutto. Tutto. Sono in contatto con la moglie di Hussam, Fatima (anche scritto Fatma), che parla perfettamente inglese e lo ha insegnato ai suoi figli. Chiede soltanto che qualcuno li aiuti a uscire da Gaza, dove non hanno più nulla: non una casa, non una scuola, non un lavoro. Zero futuro. Non si tratta di retorica giornalistica: è, al contrario, una descrizione fedele della realtà.

Io non sono in grado di aiutare la famiglia di Hussam. La sola cosa che può fare un reporter di guerra è scrivere ciò che la guerra fa agli esseri umani che ne sono vittime. Questo sto facendo.

Mi rivolgo a voi, gentile signora Amherd e gentili signor Cassis e signor Jans, esortandovi a compiere un gesto di umanità.

Che parola, nevvero, l'umanità... Sembra essere stata consegnata al dizionario degli arcaismi, delle parole non più in uso, che non hanno più un significato. Sembra, addirittura, una parolaccia.

Non lo è. È ciò per cui la Storia ci ricorderà, vi ricorderà. Ci giudicherà. E vi giudicherà.

Perché dovremmo aiutare questa famiglia e non altre?

Dovremmo aiutarle tutte, senza dubbio. Da qualcuno, tuttavia, è opportuno iniziare.

La pace, che per un altro conflitto mi sembra starvi particolarmente a cuore, passa anche dalla Striscia di Gaza, attraverso una convinta militanza per l'umanità.

Grazie per l'aiuto che vorrete dare alla famiglia Elkholi di Gaza.

Distinti saluti,

Gianluca Grossi

Nella fotografia sono ritratti, da sinistra a destra: Sondos, Hussam, Obaida, Fatma, Baraa, Jori, Farah.

QUI PUOI GUARDARE IL DOCUMENTARIO CHE HO REALIZZATO PER RACCONTARE I 44 GIORNI TRASCORSI DA HUSSAM E DA SUO FRATELLO NABIL IN SVIZZERA.