Raccontarla tutta

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Gli attacchi contro i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv ad #Amsterdam da parte di giovani arabi e cosiddetti “filo-palestinesi” sono inaccettabili. Costituiscono, tuttavia, soltanto una parte della storia. L'altra parte, che ha visto tifosi israeliani arrampicarsi sulle case del centro, strappare le bandiere, farle a pezzi e intonare cori di «morte agli arabi» è altrettanto inaccettabile. Non giustifica la prima, la completa. In pochi raccontano tutta la storia. Ma va raccontata.

Le scene di giovani arabi che attaccano e picchiano tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam (venerdì 7 novembre) stanno suscitando ondate di sdegno in Israele e in Europa. È giusto che questo sdegno si manifesti. In alcuni video che circolano sui social è distintamente udibile la frase «Dio è grande», urlata in arabo. Questa frase non può essere tollerata in Europa. Ha trovato ampia e recente diffusione con l'avvento dello Stato islamico, che l'ha trasformata nella caratteristica formula accompagnatrice di atrocità commesse e in grido di battaglia.

Detto questo, c'è una parte della storia che fatichiamo a trovare sui media occidentali, totalmente concentrati nel produrre e sostenere il racconto degli “innocenti” tifosi israeliani attaccati di punto in bianco da un'orda di antisemiti. Non e andata del tutto così, evidentemente. Infatti, sui social circolano anche le immagini che, in modo inequivocabile, forniscono la prova di comportamenti altrettanto inaccettabili di cui si sono resi protagonisti alcuni tifosi (conosciuti e tollerati in Israele come ipernazionalisti) del Maccabi Tel Aviv nei giorni e nelle ore precedenti la partita contro l'Ajax.

Su questi video si vedono giovani uomini arrampicarsi sulle pareti delle case e strappare e fare a pezzi le bandiere palestinesi esposte. Una bandiera palestinese è stata data alle fiamme in pubblico. Il sonoro documenta come le bandiere vengano definite «puzzolenti» dai tifosi israeliani.

Non è finita qui: in un'altra scena, un gruppo di tifosi israeliani su una scala mobile della metropolitana urlano, in coro, «Morte agli arabi!», «Niente scuole a Gaza perché non ci sono più bambini» e «Lasciate che l'IDF vinca così fottiamo gli arabi».

Bandiere israeliane sono state abbondantemente sventolate dai tifosi del Maccabi durante le scorribande nel centro della città prima della partita.

Secondo testimonianze, gli stessi tifosi israeliani avrebbero malmenato un tassista e si sarebbero scontrati con le forze dell'ordine.

Scrivere questo significa raccontarla tutta. Soltanto così chi legge può maturare le proprie conclusioni.

Le mie? Imbecilli, tutti quanti, da una parte e dall'altra della barricata del fanatismo.

(gianluca grossi)

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Telling the whole story