Vita da balcone

© 2020 FdR (R. C.)

Ragazza attraversa la strada con quattro cani al guinzaglio. Dalla finestra spalancata di un balcone viene fuori l'Inno di Mameli. Il vicino è un tedesco: attende cinque minuti e mette su Joseph Haydn, subito è un gran risuonare di Deutschland, Deutschland über alles! Moto ferma al semaforo. Passa a piedi un ragazzo con la mascherina bianca e i guanti azzurri. Moto riparte. Rooooommmm! Volto di donna alla finestra, occhi puntati sulla moto. Finestra di fronte: dietro le tende una figura sfocata fa avanti e indietro nella stanza. Avanti e indietro: lentamente, ma senza sosta. A volte la finestra si apre: abitano in tre o quattro. Portano tutti la mascherina, anche in casa. Non escono mai. Avanti e indietro. Donna in tuta sportiva cammina veloce e fa esercizi con le braccia, nelle mani stringe due pesi. Un signore parla al cellulare, in arabo. Acquista un giornale all'edicola. Sua moglie sale in macchina: ha la borsa della spesa e porta guanti in lattice bianchi. Vicino di casa, per strada con il cane: «Che noia!». Un uomo parcheggia: chiede se si paga anche oggi. Un ragazzo e una ragazza con la spesa: sono volontari, girano nel quartiere. Padre con bambino. Il bambino parla e parla. Il papà porta un monopattino azzurro. Trascorre un autobus vuoto. Trascorre anche il tempo, non sembra vero. Ragazza seduta sul balcone: legge un libro con i piedi nudi appoggiati alla ringhiera. Il proprietario del caffè all'angolo viene a dare un'occhiata al locale. «È andata così», dice. Ne ha viste, nella vita. Ragazza ferma si disinfetta le mani. Le cade il flacone. «Cazzo!». Passa ambulanza militare, lentamente. Soltanto le sospensioni fanno rumore. Si apre una finestra. Si richiude subito. Donna moderatamente incinta attraversa sulle strisce. Senza fretta. La suoneria di un cellulare: «Pronto!». Voci di bambini. Come uccellini. Auto con finestrino abbassato: esce musica a volume alto. Esce anche il gomito di chi la guida. Profumo di caffè. Arriva anche la sigla di Breaking Bad: il vicino ha detto che se la sta riguardando tutta. Uno guarda su, verso di me. Dice: «Mi sa che sarà ancora lunga...». Cosa gli rispondo? Di no? Auto della polizia. Ancora un'auto della polizia. Bicicletta elettrica con su uno. Un tizio in tuta da ginnastica nera e scarpe bianche è al telefono: «My brother!». Si ferma. Quasi urlando, continua: «I told you to sell everything a week ago!!!!». Che sia meglio essere poveri nei momenti di crisi? Qualcuno alza una tapparella, di scatto. Zack! O forse l'ha abbassata. Oggi sono spuntate le prime t-shirt. Dai che è primavera! Su una maglietta che passa c'è scritto: Fuck. Silenzio. Un lungo silenzio. Si sentono quasi i passi di quelli di fronte: avanti e indietro. Qualcuno ha messo un post-it giallo sulla buca delle lettere. Scendo a vedere: c'è scritto che tutto andrà bene.