L'eterno lamento

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Ha ragione il caporedattore della SonntagsZeitung, Andreas Kunz, a segnalare al romanziere svizzero Lukas Bärfuss che non è il solo a interessarsi della sorte del popolo Ucraino e a soffrirne, ricordandogli la solidarietà mostrata dalla Svizzera come Stato e come popolo.

Nella puntata del 5. 7. del Literaturclub su SRF, chi è riuscito a montare una difesa adrenalinica all'effetto soporifero della trasmissione, non può non avere colto il passaggio nel quale Bärfuss denuncia «la società nella quale vivo» per essere (a suo dire) indifferente alla guerra in corso.

Per illustrare il nostro (presunto) disinteresse, Bärfuss cita l'istante in cui, per strada, è passato accanto a una persona che indossava delle cuffie sulle orecchie. Siamo chiusi dentro il nostro mondo!, ha in sostanza esclamato lo scrittore.

Non ha tuttavia ritenuto importante produrre la prova (che bello se gliel'avessero chiesta) che quella persona non stesse per davvero ascoltando le notizie, magari proprio sulla guerra in Ucraina.

(g. g.)