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In Niger, dove si è verificato un colpo di Stato dagli esiti incerti, è stata sospesa la diffusione delle emittenti francesi RFI (Radio France International) e della rete TV France 24. Parigi è montata su tutte le furie.
Ha però scordato, ciò facendo, che si ripete in Africa il medesimo scenario di oltre un anno fa, quando, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, la Francia medesima e l'Europa avevano oscurato i vettori radio-tv sponsorizzati da Mosca.
Ricordarlo non equivale a rallegrarsi, tutt'altro e al contrario.
Però: è un dovere giornalistico.
Che costringe l'Occidente, e infine, a guardarsi allo specchio.
Tutto qua.
(g. g.)