La fotografia ha un suono
© 2018 Cristina Nuñez
FdR: Perché scatti fotografie?
Roberto Mucchiut: La fotografia è sempre stata per me uno strumento per meglio capire me stesso e il mondo.
Dovere sintetizzare le emozioni e le percezioni in un momento unico e irripetibile è un'esperienza che amplifica le spazio e il tempo all'infinito.
FdR: Non ti esprimi soltanto con la fotografia, ma anche con i video. Parlaci del tuo rapporto con l’immagine.
Roberto Mucchiut: Ho iniziato a lavorare con il video in un periodo in cui stavo approfondendo il mio rapporto con il suono, in particolare per dei progetti relativi a spettacoli.
L'immagine è il mio strumento di espressione principale, ma mi piace metterla il relazione con altri linguaggi come ad esempio il suono (video live per concerti) o il testo (video per il teatro). Queste esperienze mi permettono di ampliare la percezione dell'immagine in tutte le sue componenti, si può sentire il ritmo e il suono in una fotografia.
FdR: E gli altri, il pubblico? Che rapporto pensi che abbia il pubblico con le immagini della realtà?
Roberto Mucchiut: L'immagine è uno strumento di comunicazione estremamente potente, un linguaggio universale. La maggior parte della gente non l'ha imparato a scuola, l'ha integrato in modo naturale senza però disporre di strumenti critici di analisi. Diventa quindi difficile per il pubblico evitare manipolazioni, sia per la facilità di produzione che per la diffusa mancanza di cultura o di etica di chi produce immagini. Se aggiungiamo all'equazione la parzialità o l'impossibilità di definire una realtà univoca penso che il pubblico sia disorientato.
FdR: La fotografia è ancora capace di raccontare il mondo?
Roberto Mucchiut: Penso di sì, soprattutto considerando l'attuale frenetico consumo di immagini in movimento. La fotografia ha una capacità di sintesi unica e unisce alla forza della rappresentazione del momento il potere di stimolare riflessioni complesse e interrogativi che sono alla base di un approccio più consapevole della nostra percezione del mondo.
FdR: Come definisci il tuo linguaggio fotografico?
Roberto Mucchiut: Direi eclettico, anche se il termine ha spesso una connotazione negativa. Mi piace sperimentare e adattare il linguaggio fotografico al progetto che sto realizzando.