© 2018 Carlo Cometti (clicca sull'immagine per una visualizzazione integrale)

In memoriam

Carlo Cometti si è spento dopo breve malattia il 7 gennaio 2022. FdR ha avuto il privilegio di pubblicare molti suoi scatti e ricorderà la sua figura nel Senso del taccuino di sabato 12 febbraio.

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Il mestiere d’ingegnere mi porta a progettare con particolare interesse gli acquedotti, opere primarie e indispensabili. Fra le principali componenti di queste infrastrutture ci sono i serbatoi, alcuni realizzati molti anni fa, alcuni rinnovati, altri di nuova generazione.

Sono luoghi normalmente inaccessibili, privi di luce e costruiti per contenere acqua limpida, pura, indispensabile alla vita. Essi raccolgono i flussi provenienti da pozzi e sorgenti per essere distribuiti per i bisogni della comunità. Nel loro interno ci si ritrova nel minimalismo assoluto.

I pavimenti, le pareti e i soffitti lineari, con la complicità dell’umidità riflettono la luce naturale o artificiale e permettono di offrire visioni di particolare intensità emotiva. L’interno parrebbe una prigione, ma in realtà lì dentro vivo momenti di libertà, immerso nell’assoluto silenzio interrotto solamente dallo scatto della macchina fotografica.

Qualche elemento estraneo al luogo, mi aiuta nella composizione, come un rettangolo di rapporto aureo o una luce artificiale che si fonde con quella naturale.

(Carlo Cometti)

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